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Interventi a favore del settore Università
OGGETTO: - Interventi a favore del settore Università nella legge di bilancio 2026 e assenza di confronto con le parti sociali -.
Egregio Ministro,
con la presente desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per la perdurante assenza, ormai da quattro anni, di misure a favore del sistema universitario nell’ambito delle leggi di bilancio. Nonostante le reiterate richieste di intervento da parte delle rappresentanze sindacali e del mondo accademico, le risorse destinate al settore continuano a risultare insufficienti a garantire la sostenibilità e la valorizzazione del personale, nonché la qualità dell’offerta formativa e delle attività di ricerca.
A ciò si aggiunge la totale mancanza di un reale confronto con le parti sociali rispetto alle riforme di settore in corso, malgrado la disponibilità più volte rappresentata dalla scrivente Federazione e dalle altre organizzazioni sindacali di settore. Riforme che, se adottate in assenza di dialogo e partecipazione, rischiano di compromettere ulteriormente l’efficacia e la coesione del sistema della formazione superiore e della ricerca, aggravando le criticità già presenti e penalizzando lavoratrici e lavoratori che ne costituiscono il cuore pulsante.
Tale impostazione appare in evidente contrasto con l’azione del Governo in altri ambiti, dove il coinvolgimento delle parti sociali ha consentito di adottare provvedimenti più equilibrati ed efficaci, capaci di coniugare sostenibilità economica e valorizzazione delle professionalità. È pertanto incomprensibile che un settore strategico come quello della formazione superiore e della ricerca continui a essere escluso da un metodo di confronto che si è dimostrato virtuoso altrove.
È per noi inaccettabile dover prendere atto che l’Università risulti assente dall’agenda del Governo pur conoscendo l’importanza che il Presidente del Consiglio dei Ministri attribuisce al sistema della formazione superiore quale volano dello sviluppo economico e sociale del Paese e motore per la crescita dei nostri giovani. Assunto più volte ribadito anche dal Presidente della Repubblica.
Alla luce di quanto sopra, Le chiediamo un intervento immediato nel corso dell’iter parlamentare che porterà all’approvazione della legge di bilancio per il 2026, affinché siano introdotte misure concrete di valorizzazione del personale universitario e di rafforzamento del sistema pubblico della formazione superiore e della ricerca, ricordandoLe l’enorme gap esistente tra la media europea degli investimenti nel settore e quella del nostro Paese.
L’Italia è terz’ultima in Europa, davanti solo a Romania e Irlanda, peraltro con una sensibile riduzione degli investimenti rispetto al PIL dall’anno 2021, circostanza che si pone in netta controtendenza rispetto a tutti gli altri Paesi europei.
Contestualmente, riteniamo imprescindibile l’apertura di un tavolo di confronto strutturato con le organizzazioni sindacali del settore, per condividere indirizzi e modalità di attuazione delle riforme in corso affidate solo alla valutazione di gruppi di lavoro da Lei scelti e che, seppur autorevoli, non rappresentano le donne e gli uomini che, nonostante le enormi difficoltà esistenti, garantiscono quotidianamente la funzionalità del sistema.
L’intervento della scrivente Federazione rispetto al suddetto stato di cose risulta ormai improcrastinabile. Pertanto, qualora tali impegni non si concretizzassero in tempi rapidi, nostro malgrado, saremo costretti a proclamare una mobilitazione di tutti i lavoratori del settore che annunciamo sin d’ora, finalizzata a rivendicare con forza la centralità dell’Università e della ricerca scientifica nel futuro del Paese e la dignità di chi vi opera ogni giorno con competenza e dedizione.
Certi della Sua massima attenzione, restiamo in attesa di un urgente riscontro e di un segnale di apertura al dialogo.
Cordialmente.
IL SEGRETARIO GENERALE
(Francesco De Simone Sorrentino)